Un malvivente con una rocambolesca azione ruba una statuetta africana ad un collezionista d'arte, che, accortosi della presenza del ladro, uccide. Mentre il ladro fugge in autostrada, viene inseguito da Semir e Ben, ma riesce a scappare dopo aver provocato un incidente. Il valore dell'oggetto sottratto però è molto basso, inferiore a quello di altre opere d'arte presenti nella villa dove è avvenuto il furto. Si scopre che c'era un acquirente interessato a comprarla, ma il proprietario, sebbene gli fosse stata offerta una grossa somma di denaro, non l'aveva venduta. Susanne König, scopre che un tale, Alexander Christo, anni prima compiva furti tanto spettacolari da essere soprannominato "la pantera": potrebbe essere lui il ladro. Questi non è che il papà di Kim Krüger: essa infatti l'ha sempre odiato per la sua attività, ed è entrata in polizia proprio per fare l'opposto di quello che faceva lui. Semir, che ancora non sa questo fatto, lo interroga, ma Christo reclama la sua innocenza. Brand, suo ex complice, interrogato da Ben, fa lo stesso. Kim in seguito fa visita al padre, promettendogli, visto che è stato un genitore assente, di arrestarlo se verrà dimostrata la sua colpevolezza. Intanto, grazie ad un'esperta d'arte, la Weber, Semir e Ben scoprono che esiste una statuetta simile custodita nel museo d'arte: essa sostiene che le due opere sono complementari. Si crede dunque che il malvivente proverà a rubare anche questa. Per dimostrare la sua innocenza alla figlia "la pantera" si recherà al museo per cogliere sul fatto il ladro. Ma sebbene quella notte anche la polizia sorvegli con squadre speciali il museo, il furto avviene comunque. Negli inseguimenti all'interno del museo che seguono, Ben sta per essere ucciso da uno dei ladri (infatti questa volta c'era anche un complice), ma Christo minaccia a sua volta il delinquente. Kim, arrivando, mette in fuga entrambi: Ben insegue l'uomo che lo stava per uccidere e il capo l'altro, a cui, nonostante si renda conto che fosse suo padre, spara, anche se non mortalmente. In seguito, analizzando una traccia rinvenuta a bordo del veicolo con cui il malvivente era fuggito dopo il primo furto, si risale a Vladimir Dabic, che è stato in prigione nello stesso periodo di Brand: devono essere loro i ladri. Ben e Semir riescono a fermare Dabic, ritrovando le opere. Scoprono inoltre che è la Weber la mandante dei furti. Christo, che si trova da lei (i due erano vecchi amici) intuisce la stessa cosa, ma è troppo tardi: il suo vecchio complice lo tramortisce e lo prende in ostaggio. Kim così finalmente si rende conto dell'innocenza del padre. Il rapitore vuole in cambio le due opere d'arte che, come Ben scopre rompendole, custodivano le due metà della chiave di una cassetta di sicurezza, che contiene il dipinto di un cervo, ritenuto di valore pressoché nullo. Una volta consegnata la tela, che comunque era l'oggetto che i rapitori volevano, i due poliziotti ingaggiano una sparatoria con la Weber e Brand, che scappano in macchina. Poco dopo però li fermano facendoli precipitare giù dal parcheggio multipiano nel quale si trovavano. Kim nel frattempo prova a salvare il padre, che era stato legato ad un cornicione e stava per cadere dal palazzo. Fortunatamente i due, che precipitano assieme, riescono a salvarsi grazie ad un cavo che si blocca poco prima che tocchino il suolo. Dopo la loro riconciliazione, non resta che svelare perché quel dipinto col cervo valesse così tanto: era la "Monna Lisa" ricoperta con un inchiostro solubile.
Curiosità[]
Il cellulare di Dabic, sebbene la marca sia oscurata, è un LG Cookie.
La canzone che canticchia Ben è la colonna sonora del film Mission Impossible.
L'attrice Gerit Kling, che interpreta Conny Weber (l'esperta d'arte), aveva già recitato nell'ultimo episodio della prima stagione, ovvero Capolinea per tutti.
Nei primi secondi della prima messa in onda italiana, Rai 2 ha inserito due loghi: uno in alto a desta, come avviene normalmente, e l'altro in basso a sinistra.
Errori[]
L'LG Cookie di Dabic in una scena segna le 20:41. Pochi secondi dopo però segna le 11:38.
Durante la sparatoria finale in alcune scene scene nevica, in altre è nuvoloso, in altre si vede il cielo quasi azzurro e in altre ancora c'è il sole.
