L'inseguimento di un trio di rapinatori, che hanno appena rubato 23 milioni di euro ed ucciso una potenziale testimone incontrata accidentalmente, finisce per Ben e Semir in un disastro, perché involontariamente nell'inseguimento in autostrada Ben, con la sua auto, finisce insieme al collega contro il furgone del ministro dell'interno, che stava inaugurando un nuovo tratto autostradale sulla carreggiata stessa. Il duo deve pagarne le conseguenze: Kim Krüger comunica loro che da quella sera Ben sarà degradato da ispettore capo a secondino e spedito in un carcere su un'isola sperduta, mentre Semir diverrà sergente e lavorerà agli archivi dell'autostradale. I due allora, per dimostrare la loro risolutezza, ci danno dentro con le indagini, che li portano alla banca rapinata. Lì incontrano il direttore, Frederik Grundmann, e il suo assistente, che non si dimostrano troppo addolorati per la perdita dell'impiegata uccisa. Semir decide di coinvolgere nell'inchiesta anche Aladdin, suo cugino di secondo grado, ora in carcere. Aladdin indirizza i due in un bagno turco, molto frequentato da Hakan Önur, il capo del trio di rapinatori, che appena avvista i poliziotti, scappa, e nell'inseguimento i due poliziotti si scontreranno nuovamente contro la camionetta del ministro, ma continuano la corsa, anche se inutilmente: Önur riesce a fuggire. Aladdin però avverte di aver rubato il telefonino di Akan, e da questo risulta che Önur ha fatto diverse telefonate all'assistente di Grundmann. Ben va quindi a interrogarlo, mentre Semir si reca al matrimonio di una sua parente, durante il quale i criminali di Önur ingaggiano una sparatoria contro Semir, nel tentativo di uccidere Aladdin. Il poliziotto ferisce però al braccio uno dei delinquenti, che scappano. Önur, stanco, chiama l'assistente di Grundmann per farla finita con questa storia: all'incontro c'è anche Aladdin che è testimone dell'omicidio dei tre malviventi. L'assistente di Grundmann, inoltre, lo ferisce e brucia l'intero magazzino con tutti i soldi rubati. Intervengono però Ben e Semir che salvano Aladdin, e, analizzando una banconota, scoprono che questa è in realtà falsa: infatti tutti i 23 milioni rubati erano falsi; si tratta infatti di una mega truffa assicurativa, ed erano stati Grundmann e l'assistente a far eseguire il colpo. L'omicidio di Önur e dei malviventi era stato invece organizzato da Grundmann, che aveva mandato a fare il lavoro sporco il proprio assistente. Di conseguenza, Aladdin verrà rapito dall'assistente che lo porta direttamente da Grundmann, che sta per ucciderlo. Ben e Semir intervengono, il banchiere tenta di suicidarsi ma Ben gli spara ad una spalla per impedirgli di fare quest'azione. L'assistente invece fuggirà con un camioncino rubato. Dopo un inseguimento, si schianterà contro la camionetta del ministro, che viene preso in ostaggio dall'assistente. Semir però riesce ad immobilizzare il delinquente. Il primo ministro stesso, successivamente, perdonerà i due poliziotti annullando i provvedimenti che aveva preso.
Curiosità[]
Nella scena in cui si vede il piazzale del capannone in cui è nascosta la cassaforte, in particolare la scena esterna notturna del piazzale con le auto accatastate, è stata presa dall'episodio Oltre ogni limite. Lo stesso luogo sarà utilizzato per una scena in Mercato nero.
La pistola utilizzata per l'omicidio della testimone all'inizio della puntata è chiaramente in posizione di sicura.
Semir dice di aver votato per il ministro dell'interno. In realtà il voto dell'elettore va al primo ministro, ed è lui che sceglie le persone per i vari gabinetti, tra cui l'interno.
La Volkswagen Touareg usata dai rapinatori, appare con due targhe diverse: K-CY 259 e HH-HU 7137 (Amburgo).
Semir, dopo aver chiamato suo zio per sapere cos'era "Almasia", si mette al volante della sua BMW. Nella scena successiva però si vede Ben che guida la macchina.